Piazza de’ Nerli è uno dei luoghi più caratteristici e amati dell’Oltrarno fiorentino. Fu ideata nel 1875 per ospitare il mercato coperto di San Frediano, poi rimosso nel 1915, e nel 1881 assunse la denominazione attuale, riferita al giardino dei Nerli che sorgeva anticamente nella zona.
La famiglia in questione era uno dei grandi casati fiorentini di rango consolare ed era stata protagonista nelle lotte tra guelfi e ghibellini, schierandosi prevalentemente con i primi. I Nerli vengono ricordati anche da Dante nella Divina Commedia, precisamente nel canto XV del Paradiso: “E vidi quel de’ Nerli e quel del Vecchio / esser contenti alla pelle scoverta / e le lor donne al fuso ed al pennecchio”.
La costruzione del mercato coincise con una fase di lenta ma progressiva trasformazione del centro storico, durante la quale le famiglie più agiate si allontanarono poco a poco verso le periferie borghesi fuori dei viali, mentre gli strati più bassi della popolazione andarono ad alzare la densità dei quartieri di Santa Croce e San Frediano, sopraelevando gran parte degli edifici e coprendo cortili e altri spazi aperti.
La ristrutturazione del palazzo di piazza de' Nerli, in cui si trova Oltrarno 1881 Apartments, risale a questo periodo ed è deducibile dalla conformazione e dalla presenza di corti interne parzialmente coperte e accessibili solamente dalle case. Il palazzo presenta elementi architettonici tipici degli edifici residenziali dell'epoca, sia per quanto concerne la facciata principale prospiciente la piazza, sia per ciò che riguarda la struttura architettonica interna. La facciata, ad esempio, è scandita da marcapiano e marca davanzale realizzati in pietra a simulare cornici classiche, mentre il piano terra è caratterizzato dagli archi a tutto sesto delle sei aperture del piano terra, altrettanto tradizionali nei palazzi fiorentini dell'Ottocento.